21 ott 2011

Il senso del limite

Proprio con la mia psicologa parlavamo ieri del senso del limite. Mi sono resa conto che l'ho perso completamente, in ogni cosa per me è ovvio il fuoriuscire dai canoni. Prendiamo il cibo: un bicchiere di cioccolato spalmabile al giorno non è proprio normale! Spendo più di quello che guadagno perchè comprare mi placa l'ansia, vivo quasi meglio...il dolore è ai massimi livelli, dò a chiunque tutta la mia sofferenza, pensando che tutti comprendano cosa sto provando, in verità non è così, perchè ognuno ha un proprio modo di soffrire, assolutamente diverso dal mio, così come il senso di paura, il terrore di morire, la considerazione dei rapporti umani.
C'è chi si fa fisicamente del male perchè non sa riconoscere il senso del limite, il problema è che se non facciamo mente locale su qual'è il nostro limite e continuiamo a distruggerci non ce la faremo mai ad uscirne e questo mi spaventa.....

17 ott 2011

Tutto passa....

Passeremo noi, i nostri figli e i figli dei nostri figli così come sono passate le persone che in modo struggente ricordiamo con eterna malinconia.
Il nostro ingoiare, ingurgitare, è sintomo di bisogno, immenso bisogno di effimera pace in un mondo in cui tutto passa ad una velocità immensa e costante....
La morte ci fa compagnia...

16 ott 2011

Il bisogno di ritrovarmi.....

Quante merendine ho ingurgitato oggi? Non ho tenuto il conto. Il sentimento che provo, oltre alla solitudine è la paura....ha sempre fatto parte di me, tutto fa paura quando non hai la corazza abbastanza dura per sopportare i colpi esterni. Mi sento ogni giorno sfiorire, dicono che ci sono uomini che amano le donne in carne, non è vero o almeno io non ne ho mai trovati, il problema è che questo serpente si morde la coda: se avessi l'affetto che mi manca non mi abbufferei più come un maiale, ma non avendolo, mangio di continuo e ingrasso e questo non mi porterà mai a trovare una persona che mi ami. Non sono mai stata me stessa, ho sempre cercato di essere ciò che gli altri volevano che io fossi, questo è frustrante e l'intrusa ama queste situazioni!
Quante volte vorrei smettere di mangiare, sparire, non essere, vivere con un bicchier d'acqua e la convinzione di essere invisibile agli occhi della gente.....ritrovarmi....ma come?

15 ott 2011

anima intrusa.....


Ho cominciato a soffrire di bulimia all'età di diciassette anni, circa. Lo studio era tale che non sapevo se avrei potuto  farcela,dovevo essere all'altezza come mio padre aveva sempre voluto. Mi aveva intimato che se non avessi completato gli studi in tempi consoni sarei finita a lavorare in campagna, ma i miei obiettivi erano altri e la testa ha cominciato a fluttuare....ecco che un bel giorno si è insediata in me" l'intrusa", era come se dentro ci fosse un'altra me che mi dicesse:"tranquilla, tutta quella panna sui biscotti non ti farà male, anzi, ti darà la carica di affrontare i libri che hai davanti, la testa starà meglio e anche tu....
Colmare un vuoto...i bulimici si ingozzano per questo. Il mio vuoto era la mancanza di un padre, che fisicamente c'era, ma emotivamente era molto lontano e da me pretendeva molto.
Mamma era, invece, parecchio apprensiva e questo creava intorno a me un equilibrio precario, instabile, ero spesso sola e non accettata dagli altri.
Il tempo passa, lavori fatti: tanti, anche se sono arrivata al diploma e altro. Ringrazio tutta quella fatica perchè ha forgiato il mio carattere, la bulimia andava e veniva così come le diete.
Ad ogni dieta ricominciava, più forte della precedente, quasi volesse darmi modo di crearmi  una protezione dal mondo, la ciccia.
I dolori sono arrivati nella mia vita senza sosta, uno dopo l'altro, inesorabili e l'intrusa è mia compagna di vita anche oggi. Ho perso la persona più importante della mia vita e il vuoto è grande da colmare. I dolci la fanno da padrone, serie di dolci di ogni specie, ad ogni ora del giorno.
I medici mi dicono che rischio il diabete, io ogni giorno penso che sarà migliore, ma lei è sempre lì, pronta a vincere la battaglia. Se mi voglio bene? No o forse un pò, ma non abbastanza per sconfiggerla definitivamente, se ho amato davvero qualcuno? Si, ma non c'è più. Il mio rapporto con gli uomini? Conflittuale e decisamente poco fortunato.
Peso attuale: 84 kg x 154 cm

Obesità di secondo grado
Quando vediamo una donna anoressica pensiamo: povera, ha dei problemi, deve farsi aiutare, ma quando vediamo una donna bulimica ci scatta un senso di repulsione e la nostra mente pensa: ma una dieta no? E vada in palestra, non si guarda allo specchio?
Vorrei chiarire che sono due facce di una stessa medaglia, di una stessa sofferenza, due intruse che nel cervello umano arrecano danni mostruosi, a volte irreparabili.
La voglio sconfiggere, non so come, ma ci proverò sempre....sono una lottatrice. Senza la lotta non si vive una vita come la mia.

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