26 nov 2011

Eliminare il Natale...


Si, lo voglio eliminare! E' una festa che mi fa stare male da morire! Innanzitutto l'8 dicembre di 5 anni fa mi operarono di cancro, per cui passai un Natale tremendo, pensando fosse l'ultimo, poi mio marito se ne andò di casa, immaginate il Natale successivo! Quest'anno non ci sarà più l'anima del Natale, mia madre, che ha sempre festeggiato per me e con me questa festa. Non è una questione religiosa, ci mancherebbe, è che tutto il consumismo dilagante unito all'atmosfera melensa di cui il Natale è impregnato mi fa letteralmente vomitare, per non parlare dei cibi, un'autentica orgia di calorie!
Non esiste più per me, devo distruggerlo dalla mia mente e non lasciare che la giornata del 25 dicembre sia diversa dalle altre....ce la farò?

13 nov 2011

Ho pulito il frigo....

 

E' stata un'impresa catartica!!!!! Un bel sacco nero ( alla faccia della differenziata) in cui ho buttato un  bel pò di schifezze! Aceto e spugna, olio di gomito e.....sembrava stessi ripulendo la mia anima, schifosamente sporca e piena di dolore. Quel dolore non è scomparso, ma grazie ad un gruppo di donne meravigliose con i miei stessi problemi sto comprendendo meglio la mia "malattia", il male di vivere che ho dentro, la lancinante sofferenza che mi accompagna da quando mamma non c'è più...è una stupidaggine, ma pulire il luogo inviolabile dove tengo parte della mia anima ( le abbuffate che mi calmano e che, nello stesso tempo mi distruggono) è stato difficile e faticoso per me. Alla fine la soddisfazione di vederlo vuoto è stata grande....ora ci sono yogurt magri, frutta, acqua, seitan e tofu e la marmellata, quella bio, che mi piace tanto e che mangio la mattina sorseggiando il tè o il latte.
Certo, le abbuffate non sono finite, ne sono consapevole, ma ci sto provando, è già un inizio....

5 nov 2011

Ti stai buttando via...

Questo è quello che pensa mio padre di me ora.


Pare lo faccia molto soffrire dopo che per anni lui mi ha buttata via non interessandosi di me.  Personalmente della sua sofferenza frega nulla, io ho già la mia e questo mi basta. Dopo anni di abbuffate, psicoterapie, psicofarmaci, assenza di contenimento, rabbia e incomprensioni in cui proprio mio padre ha sempre esordito con la frase " Sono tutte balle, mangi perchè sei golosa" ora si è messo a fare il padre, affermando che il dolore più grande per lui non è la morte di mia madre ( e già lì avrei qualcosa da eccepire), ma il mio continuare ad ingrassare, il "buttarmi via".
Io senza di lei non amo più la vita e me stessa men che meno per cui tutto l'amore che lei mi dava e che non ho da nessuno lo ritrovo in una bella tavolozza di cioccolata, una torta, un vassoio di pasticcini o un pacco di cioccolatini. Il cibo è la mia droga e non è peggio della cocaina per la psiche, credete a questo, chi è malato di cibo non ce la fa a meno che non lavori su se stesso con rabbia.....ma ne vale la pena?
Nessuno mi accetterà mai per quella che sono neanche se fossi magra e le esperienze di vita me lo hanno dimostrato.I medici si arrabbiano....devi!
Del senso del dovere parleremo un'altra volta.

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